Abodi: «Nasce la commissione sui conti dei club, non si perde l'autonomia dello sport» (2024)

diMonica Colombo

Controllerà i conti del calcio e del basket. «L'autonomia dello sport non è in pericolo. La commissione farà valutazioni oggettive, le Federazioni decideranno». Nel decreto anche l'antidoping

Il Governo non si ferma e nonostante i tentativi di Giovanni Malagò di trattenere all’interno del perimetro sportivo l’autorità che vigila sui conti dello sport, oggi è arrivata l’approvazione del decreto Abodi.

Il Consiglio dei Ministri ha licenziato il decreto che introduce la «Commissione indipendente per la verifica dell’equilibrio economico e finanziario delle società professionistiche». Secondo il Ministro dello Sport, «con il confronto abbiamo fatto tesoro degli incontri ma badato alla sostanza. È un grande passo avanti che rappresenta un fattore di ulteriore garanzia di trasparenza».

Se Abodi festeggia, il mondo dello sport mastica amaro, o per lo meno parte di esso. La Fip di Petrucci dopo un’iniziale ritrosia ad accettare un’invasione della politica si era discostata dalla proposta partorita dalla Giunta del Coni.

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La Figc di Gravina invece è in procinto di inviare il testo a Uefa e Fifa dopo aver già manifestato perplessità sui disallineamenti fra i controlli previsti dalla nuova normativa e la tempistica indicata dalle norme sportive (in pratica sparirebbero gli step intermedi di vigilanza). La durata del mandato dei componenti è di sette anni e i costi dei gestione si aggirano attorno ai 3,5 milioni di euro, di cui 1,9 a carico delle federazioni e 1,6 versati dalle Leghe (quindi, le società controllate).

A irritare il mondo del calcio è la composizione della commissione, formata da «un presidente e sei componenti, nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri o dell’Autorità politica delegata in materia di sport, di concerto con il Mef». Ne fanno parte, come componenti di diritto, il presidente dell’Inps e il Direttore delle Agenzie delle Entrate. Il presidente e i restanti quattro componenti vengono individuati nell’ambito di una rosa di cinque nominativi proposti dalle federazioni d’intesa con le Leghe.

«Sono convinto che siccome l'obiettivo è comune, anche quelli contrari collaboreranno per fare in modo che questo nuovo soggetto riesca a raggiungere tutto l'obiettivo. Una volta convertito il decreto anche gli scettici e i contrari della prima ora, che peraltro si sono assottigliati perché avete visto che c'è stato anche il riposizionamento di molti dei soggetti coinvolti, remi dalla stessa parte — ha spiegato Abodi —. L'obiettivo comune non è soltanto ridurre l'indebitamento ma è soprattutto lavorare sul rispetto dell'equa competizione e poi mettere in condizione gli organi di controllo, così come il Consiglio federale, di assumere le giuste determinazioni per garantire chi paga e chi rispetta i termini di carattere sportivo e non soltanto. Vi do una sintesi di un dato significativo: nell'ultimo anno e mezzo lo stralcio di debiti fiscali ha impoverito lo sport di 33 milioni e qualcosa. Questo non vuol dire che le società sportive, che sono professionisti, che sono società di capitale, non possano utilizzare gli strumenti che lo Stato mette a disposizione delle imprese, ma vuol dire che evidentemente non c'è stata la capacità di un controllo preventivo"».

Il Ministro Abodi ha inoltre riferito che la Covisoc e la Comtec (le commissioni che fanno capo a Figc e Fìp e che attualmente hanno il compito di sorvegliare i conti delle società professionistiche del calcio e del basket) potrebbero non sparire. Ma resterebbero con il compito di vigilare sui bilanci delle società non professionistiche.

Abodi ha specificato che il provvedimento consta di sei articoli, di cui il secondo si occupa della Commissione mentre il primo delle «elezioni dei presidenti federali che hanno già espletato il terzo mandato. Gli altri articoli si occupano di «ulteriori semplificazioni del lavoro sportivo, in particolare per i volontari, per rendere più agile l’attività di soggetti più fragili (art.3); di sanare «una situazione che data al 2004, per un accordo Unesco che riguarda l'antidoping e tocca diversi governi — ha spiegato Abodi —; l'articolo si combina con la realizzazione del nuovo laboratori antidoping, uno dei 29 al mondo, di cui si occupa Sport e Salute con Invimit« (art. 4); un «intervento tecnico sulle società di revisione dei club calcistici quotati in Borsa, su richiesta del Mef« (art.5); e infine l'articolo 6, «che abbiamo aggiunto e affida poteri commissariali all'ad di Simico per la realizzazione di alcune opere per le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano-Cortina».

La Figc spera che nel processo di conversione del decreto in legge si possano apportare modifiche. La Lega di A, che intendeva comunque rendere indipendente la commissione di controllo dei conti dei club, non si espone.

24 maggio 2024 ( modifica il 24 maggio 2024 | 16:27)

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